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mercoledì 15 settembre 2010

Cado dalle nubi

Uagliò, ecco l'uomo che salverà il cinema italiano dalla volgarità dei cinepanettoni di De Laurentiis. E' Checco Zalone. Cado dalle nubi è l'ironico ritratto di un sognatore meridionale che va al nord (ma magari ricominciasse da tre) per sfondare nel mondo dello spettacolo. Ma qui, come si conviene a quel laboratorio di bella satira di sinistra che è Zelig, le gag colpiscono nel segno. Il protagonista chiama ricchioni i gay (perchè è politicamente scorretto), piscia nell'ampolla con l'acqua del Po che i leghisti usano nelle loro paracerimonie (mica le gag sulla cacca dei vari De Sica/Boldi), usa la cocaina come calcestruzzo (maro' che risate!), pensa che la statuetta di Alberto da Giussano sia un Power Ranger (un capolavoro di scrittura). E poi volete mettere il grande compagno Marescotti piuttosto che quel traditore avido di Massimo Ghini?

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